Via Hayah

Ovvero salita al M. Dosaip per la pala erbosa tra lo spigolo sud-est e la parete orientale.

Questo è lo spigolo sud-est del M. Dosaip, cioè l'incontro tra la parete sud (sulla sinistra) e la parete est (sulla destra).

Questa è la parete est in condizioni invernali; lo spigolo sud-est è tutto a sinistra e, a destra di questo, in ombra, la pala erbosa dove sale la Via Hayah.

Un'immagine ravvicinata del versante est del M. Dosaip con, in evidenza, la pala della Via Hayah.

Via Hayah è una salita della serie "dove passano i camosci passo pure io".

Trovarsi all'attacco della pala erbosa e vedersi venir giù il camoscio a velocità strepitosa e dire: ho visto dove è passato!

Per fare un minimo di allenamento a caviglie e malleoli, abbiamo traversato Lis Palis di Maglina per portarci all'attacco (2.500 m lineari di ripidi verdi).

Lis Palis di Maglina da Forcella del Dosaip.

All'attacco della pala erbosa.

La pala erbosa dall'attacco.

La parete sulla destra della via di salita.

Sopra la pala erbosa c'è questa cresta quasi pianeggiante. Mancano immagini della salita poiché si era impegnati in altri esercizi.

È quando ti rendi conto che da dove sei salito non puoi più tornare indietro e sopra di te hai solo incognite, che ti prende l'angoscia. Poi, quando capisci che ce l'hai fatta, gridi: siamo fuori!

Siamo fuori, certo, ma in che senso?

Quale emozione scava di più nell'animo? L'angoscia o l'euforia della vittoria? Non c'è gioia senza sofferenza, non c'è risultato senza fatica.

La montagna è un insieme contrapposto di emozioni: la nostra anima è una montagna da esplorare attraverso la suscitazione dell'impossibile, cioè di ciò che mai accadrà se non ci si prova.

Via Hayah. Ongo e Rollo Tommasi il 20 settembre 2022.